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Assegno di Inclusione

Pubblicazione: 18 agosto 2023 Ultimo aggiornamento:

Nel contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale delle fasce deboli, dal 1° gennaio 2024 il Reddito di Cittadinanza sarà sostituito dall’Assegno di Inclusione (ADI), che prevede percorsi di inserimento sociale, di formazione, di lavoro e di politica attiva del lavoro.

L’INPS è chiamata a riconoscere la prestazione ricorrendo all’interoperabilità delle banche dati per efficientare il sistema dei controlli: ciò implica una linea diretta con Comuni, Ministero dell’Interno per l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR), Ministero della Giustizia, Ministero dell’Istruzione e del Merito, Anagrafe Tributaria e Pubblico Registro Automobilistico (PRA).

Oltre ai controlli preventivi e successivi, l’INPS sarà tenuto a informare il richiedente che, per ricevere il beneficio economico, dovrà effettuare l’iscrizione presso il “Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa” (SIISL) al fine di sottoscrivere un Patto di attivazione digitale.

Il richiedente, in tal senso, sarà chiamato ad autorizzare espressamente la trasmissione dei dati relativi alla domanda ai Centri per l’impiego, alle agenzie per il lavoro e agli enti autorizzati all’attività di intermediazione, nonché ai soggetti accreditati ai servizi per il lavoro.