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L’INPS e le pensioni all’estero
Pubblicazione: 16 febbraio 2017 Ultimo aggiornamento: 09 maggio 2025
Le pensioni pagate all’estero dall’INPS sono oltre 310mila (dati 2024), per un importo complessivo di circa 1,75 miliardi di euro.
Il pagamento delle pensioni all'estero interessa circa 160 Paesi: la maggior parte sono localizzati in Europa, dove viene erogato quasi il 62% delle pensioni pagate all’estero, seguita da America settentrionale con il 20%, Oceania con il 9%, America meridionale con il 6% e, infine, Africa, Asia e America centrale con percentuali intorno all’1%.
Nel quinquennio 2020-2024, il numero dei pagamenti è aumentato in Europa, Asia, Africa e America centrale (rispettivamente +6%, +55%, +34% e +6%), incremento determinato soprattutto dal rientro di coloro che, dopo aver lavorato e conseguito la pensione in Italia, hanno deciso di tornare nel Paese d’origine.
Invece, America meridionale, America settentrionale e Oceania, che ospitano i pensionati più anziani, hanno registrato una forte diminuzione del numero delle pensioni pagate dall'INPS (rispettivamente -30%, -22% e -21%).
Le pensioni pagate all'estero comprendono sia le pensioni in regime nazionale, liquidate sulla base dei soli periodi assicurativi italiani, sia le pensioni in regime internazionale, liquidate totalizzando i periodi assicurativi italiani ed esteri, in applicazione dei Regolamenti UE o degli accordi/convenzioni bilaterali di sicurezza sociale stipulati dall'Italia con Paesi extra UE. Le pensioni in regime internazionale sono oltre 666mila, di cui più di 241mila, circa il 36%, pagate all’estero per un importo di quasi 617 milioni di euro.